PENSIONAMENTO

PENSIONAMENTO (per I.)
di Emilia Sansone

Era in piedi sulla porta.
L'acqua scorreva nel lavello della cucina.
Lei si è fermata per un momento
(l'acqua continuava a scorrere).
Forse si aspettava che portasse giù il sacco della spazzatura,
intendeva chiederglielo.
Aveva comprato il giornale,
messo in ordine le sue cose,
e lei aveva detto che andava bene.
Era stato un contabile molto efficiente.
Era sempre puntuale
all'autobus e anche in ufficio.
Tornava la sera tardi,
provato.

Sua moglie ha messo via i piatti.
Lui era ancora in piedi sulla porta.
Un'auto è passata in strada.
Un ragazzo ha fatto rimbalzare una palla.
Nessuno di loro ha detto niente.
È stato un momento di grande tristezza,
ma anche di felicità,
il momento in cui sapeva
che questo o quello non basterà,
perché, come potrebbe?

Era sulla porta,
ed era un momento di consapevolezza,
di pace, forse questa è la parola giusta,
perché era un inizio.
E tutta quella notte
rimase sveglio nel suo letto,
il silenzio batteva sulla finestra
come pioggia di stelle.
Al mattino un uccellino cinguettava,
lui stava ancora cercando le parole.
E questa è la poesia, la prima,
scritta nella sottile luce dell'alba.